- 29/11/2023
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- Categories: Finiture, Serigrafia ad inchiostro
In questo articolo noi di FEBO vogliamo portarti nel mondo delle finiture, e nello specifico ti parleremo della serigrafia. Quindi non ci rimane altro che augurarti buona lettura!
La serigrafia o stampa serigrafica è una tecnica di stampa che utilizza come matrice un tessuto di poliestere, un tessuto di acciaio o un tessuto in nylon teso su un riquadro in alluminio definito “telaio serigrafico”.
La verniciatura serigrafica si impiega anche per migliorare le “prestazioni” di uno stampato, per esempio aumentandone la resistenza meccanica, chimica, ai raggi U.V., ecc. Con questa tecnologia si possono ottenere effetti “gloss” (lucido) o “matt” (opaco). Di norma la utilizziamo e consigliamo su packaging e cataloghi destinati a determinati prodotti o marchi del settore cosmetico o alimentare.
La serigrafia, rispetto ad altre tecnologie di stampa, permette di controllare e scegliere lo spessore dell’inchiostro depositato. Solo in serigrafia si può ottenere l’ampia gamma di effetti speciali determinata dalla disponibilità di gamme di inchiostri specifici che comprendono inchiostri lucidi, opachi, satinati, con effetti a rilievo, glitter, metallizzati, cangianti, iridescenti, luminescenti, termocromici, fotocromici, retroriflettenti, soft-touch e altri, che impreziosiscono notevolmente lo stampato. Possiamo definire la verniciatura serigrafica come insieme di processi di nobilitazione il cui scopo è trasformare e impreziosire la stampa modificando la finitura, evidenziando particolari, ecc.
Principali tipi di inchiostro
I principali inchiostri utilizzati in serigrafia sono il Plastisol (un inchiostro che deriva dalla plastica ed è quello più comunemente utilizzato nella stampa di T-shirt ed in generale abbigliamento), gli inchiostri a base d’acqua e quelli a base solvente.
Caratteristica fondamentale degli inchiostri serigrafici è la loro tissotropia (o tixotropia), la capacità cioè che ha un liquido di variare la sua viscosità sotto l’azione di forze meccaniche (o al variare della temperatura) e di tornare allo stato precedente al cessare dell’azione meccanica (e alla temperatura precedente). Questa proprietà permette all’inchiostro di attraversare le maglie del tessuto del telaio solamente sotto la pressione esercitata dalla racla da stampa e di rinvenire quasi immediatamente alla viscosità precedente senza allargarsi troppo sull’oggetto da serigrafare e senza colare dal telaio. Si ottengono così la precisione nei dettagli, l’elevata coprenza e l’uniformità di stampa.
I componenti base di un inchiostro serigrafico sono il legante, la carica, il pigmento, il solvente e gli additivi:
- Il legante è la resina (“colla”) specifica per ogni tipo di supporto da serigrafare;
- La carica conferisce all’inchiostro la consistenza e la coprenza;
- Il pigmento determina il colore finale;
- Il solvente influisce sulla consistenza, sulla plasticità, sulla velocità di essiccazione, sul grado di aderenza dell’inchiostro sul supporto;
- Gli additivi sono di diversi tipi: gli uni permettono all’inchiostro di allargarsi quel tanto che basta per coprire le porzioni schermate dai fili del telaio (bagnanti), altri accelerano la creazione di polimerizzazioni o reticolazioni, quei fenomeni cioè che permettono all’inchiostro di fissarsi al supporto serigrafato (catalizzatore).