E se ti dicessimo stampo termoplastico, tu cosa ci risponderesti? No, non è un esame, ma solo l’argomento di questo articolo, in cui te ne parliamo noi di FE-BO; rimani con noi!

Stampo termoplastico: ecco di cosa si tratta

Iniziamo subito dicendoti che gli stampi termoplastici consentono l’impiego di diverse tipologie di fibre e materiali, che variano tra loro. Alcuni esempi? Eccoli:

  • Nel caso dell’utilizzo di fibre discontinue, il composito può essere realizzato utilizzando le medesime tecnologie di trasformazione impiegate per i materiali non rinforzati, con vantaggi significativi di tipo economico;
  • Nel caso dell’impiego della fibra continua, la possibilità di termoformare tali materiali o saldare componenti diversi in un assemblato, permette l’ottenimento di manufatti di geometria complessa;
  • Oltre ai vantaggi legati alla produzione, i compositi realizzati con stampi termoplastici sono più tenaci e questo si riflette sul comportamento a frattura del relativo materiale.

Inoltre è bene dire che l’uso di stampi termoplastici consente di riciclare il materiale.

Stampi termoplastici: ecco i vantaggi

Laddove i requisiti di rigidezza e resistenza specifica rivestano grande importanza, i compositi costituiscono una classe di materiali di estremo interesse. Tra di essi, quelli a matrice termoplastica, offrono una serie di vantaggi legati a:

  • Prestazioni;
  • Formabilità;
  • Possibilità di essere accoppiati ad altri materiali;
  • Possibilità di riutilizzare il materiale, come già detto.

Da ultimo, nel caso anche la fibra di rinforzo sia in materiale polimerico, la riciclabilità del materiale costituisce un ulteriore vantaggio. A fronte di questi vantaggi, le complicazioni legate alla trasformazione e produzione di tali materiali ne limitano la diffusione sul mercato. Esistono però delle strategie per superare tali limiti, ovvero:

  • Si possono impiegare materiali che permettano di sfruttare le tecnologie già disponibili per le matrici tradizionali e a questo fine sviluppare matrici che permettano la contemporanea impregnazione e polimerizzazione per dare al prodotto finale tenacità decisamente superiori alle reticolate tradizionali;
  • Si possono impiegare polimeri rinforzati con fibre discontinue: in questo caso le tecnologie di produzione possono coincidere con quelle dei polimeri termoplastici non rinforzati. La presenza delle fibre può costituire un difetto che riduce la resistenza del materiale. Una soluzione, resa possibile dall’uso di stampi termoplastici, consiste nella realizzazione di compositi ibridi in cui compositi a fibre discontinue sono opportunamente rinforzati mediante laminati a fibre continue.

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